Marmo, tecnologia, innovazione. Taglio del nastro stamani alle 11, con l’assessore toscano Vincenzo Ceccarelli, a Carrarafiere, della 32esima edizione di Carrara Marmotec, il salone del lapideo che fino a sabato richiama a Marina di Carrara il gotha del marmo. Più di 200 espositori, fra cui 35 provenienti da undici Paesi stranieri, Cina, Egitto, Francia, Germania, Grecia, India, Iran, Polonia, Portogallo e Turchia, su un palcoscenico di 30mila metri quadrati danno la dimensione di un settore che non conosce flessioni.
Solo il distretto toscano, uno dei più floridi dello Stivale si presenta con un centinaio di espositori dei quali 40 del settore tecnologie e utensili. Un comparto che non ha conosciuto crisi e che nel 2013 ha confermato una crescita nell’export di quasi il 7 per cento con 4.271.962 tonnellate di materiali lapidei (marmi e graniti, travertini e pietre, grezzi e lavorati) per un valore complessivo di 1.932.320.029 euro, con una crescita in quantità del +2,24% e un aumento del +6,73% in valore generando un saldo commerciale attivo di oltre 1,5 miliardi di euro.
Sono numeri che contribuiscono a creare uno scenario favorevole a livello internazionale e Marmotec (www.carraramarmotec.com) ribadisce il ruolo centrale della città di Carrara nel panorama mondiale. Con un’ottantina di cave, 1205 imprese e 5730 addetti ai lavori del settore e dell’indotto, Carrara si configura come punto di riferimento per i mercati, le tendenze, le nuove tecnologie, l’uso specifico dei materiali. Pertanto non solo marmo e macchinari, ma anche convegni e delegazioni per un totale di 250 operatori e professionisti al lavoro in un settore che richiede sempre più professionalità e sempre meno approssimazione.
Fra le novità dell’edizione 2014 si segnala l’Innovation Corner organizzato per valorizzare l’innovazione per le macchine e i sistemi di estrazione e trasformazione del marmo, temi che saranno affrontati anche nell’ambito di un fitto calendario di appuntamenti che coinvolgeranno tutti gli aspetti del comparto lapideo nazionale e internazionale. Il comprensorio apuo-versiliese (con le province di Lucca e Massa Carrara ) è in prima posizione tra i distretti italiani per il valore dell’export 2013, sia per quanto riguarda i materiali grezzi, sia per i lavorati con un export di marmi e graniti per un valore di 184,1 milioni di euro (+5,5% sul 2012) e un valore di lavorati per 476,5 milioni di euro (+9%).
La crescita del valore dell’export del comprensorio toscano (comprendendo anche i marmi grezzi) è stata pari al +8,1% per un totale di 660,6 milioni di euro collocandolo al primo posto per l’apporto al saldo commerciale nazionale di settore grazie anche all’incremento del +28% del valore dell’export di lavorati apuani verso il mercato Usa sbocco fondamentale per il Made in Tuscany grazie allo sviluppo del settore immobiliare che si prevede continuerà anche nel 2014. Il distretto veneto si colloca al secondo posto per l’export di lavorati ed è terzo distretto per l’export di grezzi. Orario di apertura dalle 10 alle 17.
Fonte: Cristina Lorenzi, La Nazione