Esaltare lo spirito imprenditoriale e multifunzionale delle aziende agricole anche grazie a nuovi investimenti. Diversificarne l’attività, rendendola sempre più orientata anche verso il sociale. “Sono obbiettivi importanti, che possono essere raggiunti dagli imprenditori agricoli, grazie all’entrata in vigore del nuovo regolamento attuativo della legge regionale 30/2003 che contiene la nuova disciplina delle attività agrituristiche e delle fattorie didattiche in Toscana”. È quanto afferma il direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi.
Per informare, e formare al meglio, le aziende interessate a queste possibilità di sviluppo, Coldiretti Arezzo ha quindi organizzato un incontro con gli imprenditori agrituristici, che si è tenuto stamattina, martedì 20 gennaio 2015, presso l’agriturismo “Ca’ de frati” di Arezzo.
E’ stato un momento di incontro con le impresemolto partecipato, vista la presenza di oltre 100 imprese socie di Coldiretti, che sono apparse fortemente interessate alle novità proposte sul fronte asili nido, fattorie didattiche e diversicazione delle attività. Le due relazioni della mattinata sono state tenute la prima da Paola Saviotti, segretaria regionale di Terranostra, che ha spiegato come “anche sul territorio aretino la multifunzionalità agricola è in grande espansione, con un settore moderno e aperto alle opportunità che le nuove norme offrono anche nella direzione di rispondere alle esigenze dei cittadini consumatori”.
Più tecnico e molto approfondito l’intervento di Simone Tarducci, dirigente della Regione Toscana, che, analizzando da vicino le novità proposte dalla norma, ha suscitato anche viva attenzione e un serrato dibattito che ha coinvolto i numerosi imprenditori presenti.
“Ci siamo ritrovati per questo incontro perché siamo di fronte ad una svolta epocale – afferma il presidente di Coldiretti Toscana, Tulio Marcelli – con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo un valore intrinseco ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona: il mondo agricolo è, insomma, in grande trasformazione e l’approvazione di questo nuovo regolamento rappresenta una risposta forte alle idee innovative che arrivavano da alcune delle nostre aziende. Si aprono quindi possibilità di creare percorsi virtuosi, accrescendo, allo stesso tempo, la reputazione e la capacità delle imprese agricole di operare in nuove reti di soggetti, migliorando la visibilità della loro offerta e diversificando le opportunità di reddito, stimolando l’ingresso di nuovi soggetti nella gestione di attività economiche innovative”.
“L’agricoltura rappresenta un settore verso il quale si registra una nuova tendenza, forte anche sul nostro territorio – aggiunge il presidente di Coldiretti Toscana - con un ‘rientro’ di molti giovani che riscoprono il piacere di attività da tempo snobbate a favore di altri settori, e dove invece risiede un potenziale business da non sottovalutare. E proprio il rientro alla campagna sta dando vita in numerosi casi a esperienze di agricoltura sociale, con un crescente numero di esperienze imprenditoriali e di cooperative che occupano persone in situazione di svantaggio, quali disabili, rifugiati, tossicodipendenti o detenuti”.
I numeri che fornisce Coldiretti sono incoraggianti, stando ai dati sulla crescita delle assunzioni in agricoltura, che registra un +5,6 % di lavoratori dipendenti del settore 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, offrendo sbocchi anche a molti costretti ad abbandonare altri settori invece in crisi, secondo una analisi Coldiretti su dati Istat.
“In effetti l’agricoltura sociale – spiega ancora il presidente Marcelli – rappresenta uno degli esempi di multifunzionalità nel settore primario e può ricomprendere una pluralità di esperienze – da ricondurre tuttavia al corretto ambito di origine, ovvero quello agricolo - avvicinando le imprese agricole ai cittadini e conciliando lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale. Agricoltura sociale significa anche creare interventi per rafforzare la rete dei servizi nelle aree rurali”.
Nei suoi saluti il presidente di Terranostra Arezzo, Chiara Vinciarelli ricorda “l’importante attività che l’associazione degli agriturismi di Coldiretti sta portando avanti con impegno nel territorio con l’obiettivo di tenere sempre aggiornati i soci circa le conquiste sindacali e le novità che riguardano il settore dell’agriturismo”.
Fonte: Coldiretti Arezzo www.arezzo.coldiretti.it