Solo i veri agricoltori potranno accedere ai contributi. Sono previsti pagamenti aggiuntivi per i giovani agricoltori con meno di 40 anni; “premi” alle imprese che sostengono e contribuiscono alla biodiversità del territorio, alla diversificazione culturale e alla sostenibilità ambientale. Sono alcune delle principali e sostanziali novità che segnano rispetto al passato una svolta netta nell’assegnazione degli aiuti previsti dalla nuova Politica Agricola Comune destinati all’agricoltura tra il 2014 ed il 2020. Beneficiarie potenziali dei contributi europei sono migliaia di imprese della Provincia di Lucca.
Ad annunciarlo è stata Coldiretti Lucca nel corso degli incontri programmati negli scorsi giorni per illustrare agli associati insieme alle linee generali della Pac, le prospettive anche in chiave di credito per le imprese, le attività di Campagna Amica, le “battaglie” in corso e la programmazione futura. Al centro del dibattito anche l’annosa questione degli ungulati dopo i recenti “attacchi” che hanno riportato drammaticamente alla ribalta sulle cronache una questione irrisolta e grave. “Questi momenti sono importanti per tenere vivo e collaborativo quel canale di comunicazione diretta essenziale per comprendere le difficoltà, le criticità che vivono le imprese ma anche per illustrare quelle che sono le attività, le opportunità, le prospettive”: spiega Cristiano Genovali, Presidente Coldiretti Lucca.
Prospettive che sono più che interessanti per le imprese visto che i contributi della Pac hanno incluso anche produzioni come l’orticoltura e la viticoltura fino ad ora lasciate fuori, e che rappresentano due settori molto importanti per l’economia agricola lucchese. Ci saranno più risorse, e questo sarà importantissimo, per i settori strategici del Made in Tuscany come la zootecnia da carne e da latte, gli ovicaprini, l’olivicoltura e la cerealicoltura. Comparti che sul territorio provinciale producono una buona fetta del Pil agricolo. “Si apre una fase nuova. – commenta Maurizio Fantini, Direttore Provinciale Coldiretti – I criteri ed i modi di assegnazione delle risorse premiano finalmente la vera agricoltura, quella fatta da chi di agricoltura vive ogni giorno, e bandiscono le rendite e la casta degli intoccabili formata da soggetti che nulla avevano da spartire con l’agricoltura attiva”.
trattore contadino contadini agricoltura coldirettiEsclusi dalla nuova Pac, ed inseriti nella black list, banche, società finanziarie, assicurative e immobiliari che rappresentano lo 0,2% della platea dei beneficiari ma che in questi anni hanno assorbito il 15% del sostegno all’agricoltura. La maggior parte delle risorse (49%) sono destinati proprio alla zootecnia ripartita fra i seguenti settori: vitelli/e nati da vacche da latte. Il sostegno ai seminativi (14%) interessa quattro settori: riso, barbabietola, pomodoro da industria e grano duro. E’ presente anche l’olivicoltura che tocca da vicino almeno 3mila imprese della provincia lucchese: una delle tre misure premia la produzione Dop e Igp biologico.
Fissato anche un tetto agli aiuti aziendali: è prevista una riduzione del 50% dei pagamenti diretti sulla parte eccedente i 150mila euro del pagamento di base e del 100% per la parte eccedente i 500mila euro al netto dei costi di lavoro. L’altra svolta dei criteri di divisione e di assegnazione riguarda gli “impegni ambientali” e alla componente ecologica (greening).
In sostanza la tutela del paesaggio e della sua biodiversità, elementi e valori già presenti nel Dna dell’agricoltura toscana. Più nello specifico la diversificazione delle coltivazioni, i prati permanenti dichiarati nel 2014, una percentuale di superficie da destinare ad aree ecologiche (terreni a riposo, terrazze, fasce tampone e boschi, colture azoto-fissatrici). Sono considerate pratiche equivalenti al greening l’agricoltura biologica ed i regimi agroalimentari che adottano misure equivalenti.
“Il nostro tour attraverso il territorio, cercando il contatto diretto con le imprese continuerà – annuncia Fantini – per tutto il resto dell’anno. E’ importante che le imprese, tutte le imprese, siamo al corrente e puntualmente informate suquelli che sono i temi di loro stretto interesse”.
Fonte: Coldiretti Lucca, Coldiretti Toscana