Destinazione Toscana per Louis Vuitton, almeno quando si parla di scarpe. Se nel 2003 la griffe francese scelse l’Italia per iniziare a produrre le sue calzature internamente e poi costruì una fabbrica a Fiesso d’Artico (Venezia), oggi, come dichiara sulle pagine di Moda24 il direttore divisione calzature di LV Serge Alfandary, pensa alla prossima tappa, che dovrebbe essere proprio la regione italiana dove già molti artigiani lavorano per molti altri marchi. ”In dieci anni siamo passati da 40 a 380 dipendenti e le scarpe, dopo la pelletteria – ha detto Alfandary al magazine italiano – sono diventate il business più importante. Stiamo pensando quindi di ampliare la capacità produttiva e il prossimo stabilimento lo apriremo forse già nel 2015, probabilmente in Toscana”.
Già qualche mese fa era circolata la voce di un’apertura a Fucecchio da parte del colosso del lusso d’Oltralpe, un’ipotesi in seguito congelata. Oggi, si ritorna a parlare di un nuovo polo produttivo italiano, segno che nel mondo c’è voglia di made in Italy (ndr. e soprattutto di made in Tuscany), non solo da parte di quelle maison che in Italia sono nate, come Prada, che ha appena annunciato di voler aprire quattro nuove fabbriche ‘in casa’, ma anche da parte di quelle straniere.
Fonte: Pambianconews