“C’è chi dubitava – confida Marco Razzolini – che non si potessero produrre arachidi in Toscana; che non c’erano le condizioni climatiche, che sarebbe stato un suicidio imprenditoriale. Noi abbiamo dimostrato che non è solo possibile produrre arachidi di qualità, con metodi tradizionali, riutilizzando gli scarti per la concimazione, ma che sono ancora probabilmente migliori rispetto a quelle in commercio e di importazione. A dirlo è uno che le noccioline le ha vendute per tanti anni in giro per sagre, fiere e feste paesane e che conosce bene il prodotto”. E’ la prima esperienza in Toscana di filiera delle arachidi: “dal campo alla tavola”. Coltura facile dal coltivare, la cui produzione garantisce un reddito superiore a quello dei tradizionali seminativi come mais, soia e grano senza per altro richiedere particolari investimenti. Quindi Venturina come il Texas: è nella Val di Cornia la capitale delle noccioline americane. Croccanti, o se preferite, tostate, sgusciate per assecondare il classico negroni d’aperitivo o per impreziosire cantuccini e dolcetti fatti in casa. Marco Razzolini non è (ancora) famoso come Jimmy Carter popolare, prima di diventare Presidente degli Stati Uniti d’America, per essere un grandissimo produttore di burro di arachidi, ma dalle parti della Val di Cornia il suo “sogno” di produrre arachidi Made in Tuscany ha iniziato a vincere le iniziali perplessità. “La raccolta è appena terminata: avremo un prodotto eccellente – dice Marco – . Questa stagione regalerà circa 60 quintali di arachidi che potremo iniziare a gustarci dalla metà di ottobre, “il tempo della essiccatura che dura circa 40 giorni e ha lo stesso scopo della barrique per il vino”.
La piccola produzione di noccioline, che conta solo un altro paio di realtà in Italia, sarà sì una goccia nel mare di tonnellate prodotte da Usa, Cina e paesi africani, ma ha il marchio “filiera corta”. Figlia di appena 3 ettari di “terroir” assetato ed sabbioso incastrato tra campi d’ortaggi e girasoli che Marco e la moglie, Stefania Paggetti, hanno scupolosamente scelto ed acquistato nel 2007. In pochi anni l’azienda agricola di Stefania e Marco è riuscita con investimenti e sacrifici a completare il ciclo di lavorazione in azienda (semina, trebbiatura, vagliatura e stagionatura) e ad ampliare la gamma di prodotti che vendono direttamente ai mercati. Da mesi stanno lavorando ad menu a base di arachidi. “Il primo è pronto – confessa Stefania –, ed anche per la seconda portata ci siamo quasi. Per i dolci c’è solo l’imbarazzo della scelta. La granella di arachidi? Noi la mettiamo ovunque. Ma sul gelato – fidatevi – è imbattibile”. “Seminare, veder crescere, raccogliere e poi vendere direttamente gli arachidi ha tutt’un altro sapore imprenditoriale; – spiega Marco – oggi facciamo i mercati, in giro per tutta la Toscana e per l’Italia, e ci spremiamo per raccontare cosa c’è dietro le nostre noccioline, come prepariamo il burro di arachidi, i cantuccini, il croccante. La gente apprezza, ha smesso di sgranocchiare soltanto”.
Ora tutti, dalle aziende agricole confinanti come l’azienda di Francesco Montagnani, che per la prima volta ha “seminato” e raccolto arachidi, alle pasticcerie e “fabbriche” di dolci, sono incuriositi ed interessati dalla novità. Oggi le arachidi di Venturina sono uno dei prodotti più apprezzati dei mercati di Campagna Amica dove le noccioline Made in Venturina vengono addirittura “tostate” in diretta con un antico tostatore alimentato con legna di faggio e completamente costruito in ghisa. “Ci ha aperto un nuovo mondo il progetto di Coldiretti per una filiera corta tutta italiana – confessa – che rispecchia la nostra filosofia di produzione improntata sulla qualità”. Una filosofia che ricorda Simone Ferri Graziani, Presidente Provinciale Coldiretti: “prodotti di qualità al giusto prezzo; stagionalità, tracciabilità, sostenibilità e filiera corta. Sono questi gli elementi che fanno la differenza e che spingono il consumatore verso lanostra rete di prodotti a km zero”.
Fonte: StampToscana