Con l’approvazione dei Piano Olivicolo Nazionale si apre un percorso di crescita del vero Made in Italy nel mondo dove i consumi di extravergine sono praticamente raddoppiati in una sola generazione, con un balzo del 73% negli ultimi 25 anni.
Quell’Italia che piace alla Germania si chiama sempre più Toscana, terra di investimenti e profitti.
Dietro ai prodotti di moda rischiano di nascondersi fenomeni di sfruttamento e illegalità. Ed è proprio sulla necessità di rendere trasparenti e controllate le filiere che si è mobilitata la Filctem Cgil di Firenze con la campagna #sotuttodite
A supporto del piano industriale avviato nel 2014, le nuove risorse saranno destinate al rafforzamento delle strutture produttive, al potenziamento dei servizi di Service&Refit, al miglioramento delle relazioni commerciali, delle relazioni con i fornitori strategici ed al supporto delle attività di ricerca e innovazione.
Le esportazioni di prodotti Made in Italy in Russia nel 2015 sono crollate del 27,5 % per effetto dell’embargo che ha alimentato tensioni commerciali che hanno interessato anche i prodotti non colpiti direttamente.
E’ quasi raddoppiato, dall’inizio della crisi, il valore di esportazioni di Made in Tuscany nel mondo.
Il sistema Moda ha un peso rilevante nel manifatturiero italiano, posizionandosi secondo nella graduatoria per numerosità di addetti operanti nel settore, subito dietro alla metallurgia; la Moda infatti impiega circa 540.000 persone (il 12,8% del totale addetti del manifatturiero), di cui oltre 140.000 nella filiera della pelle.
Camera dei Deputati, Ministero dello Sviluppo Economico e Assocamerestero sono i promotori della Campagna di promozione strategica del cibo 100% Made in Italy che sarà presentata alla stampa mercoledì 25 novembre, alle ore 11.15, presso la Sala stampa della Camera dei Deputati.
Insieme a Brenda Barnini. “Coinvolgere nel Piano strategico e intanto snellire procedure”
Leggermente negativa la produzione, ma tornano a crescere gli indicatori di domanda. Nel secondo trimestre dell’anno scende ancora, sia pure con una contrazione di lieve entità (-0,3%), la produzione manifatturiera regionale, secondo quanto emerge dall’indagine Unioncamere Toscana-Confindustria Toscana sulle imprese con oltre 10 addetti.